
Il mio percorso di formazione inizia con lo studio della grafica conseguendo il diploma in grafica pubblicitaria e fotografia.
Passione che mi ha vista operare con dispositivi fotografici analogici e sviluppo in camera oscura, negli anni ho anche sviluppato competenze verso l'attinente video editing. Questo background, insieme all'esperienza pluriennale nel mondo della danza, hanno creato un bagaglio artistico e arricchito di sensibilità per il set design, uno strumento utilissimo quando si parla di shooting fotografici di ambienti interni o home staging. Tutte competenze che sono di supporto alla mia professione di Interior designer, nella creazioni di ambienti suggestivi, spazi curati nel dettaglio e viste rendering.
L' Architettura, "madre di tutte le arti" come sosteneva Frank Lloyd Wright, l'architetto che ha ispirato il mio amore per l'architettura, è madre della mia formazione.
Dopo la laurea magistrale in Architettura ho deciso di specializzarmi in Interior design conseguendo il master presso il Politecnico di Milano e arricchendo la mia esperienza professionale in uno studio di architettura di rango internazionale.
Nell'Interior design ho trovato l'espressione più affine al mio approccio alla progettazione che, pervaso da una grande ricerca creativa, è orientato ad approfondire la parte viva dell'architettura quella che si confronta con la funzionalità e qualità dell'abitare, non solo domestico ma anche legato al settore dell' hospitality, del Retail, degli spazi del lavoro e degli allestimenti, ma soprattutto sia dal punto di vista stilistico sia analitico, sposando i principi della bioedilizia, comfort indoor e tutte le tecniche per migliorare l'efficienza energetica degli edifici in modo sostenibile.
Portata a superare la dimensione creativa verso quella scientifica, ho sviluppato interesse verso la "salubrità" degli ambienti interni brevettando un nuovo materiale ecocompatibile per l'isolamento termico.
Il mio obiettivo è creare interni che si distinguono per qualità e benessere psicofisico, ricordando che "sentirsi bene" in un ambiente significa sollecitare il cervello con stimoli e strumenti tra loro in armonia. Gli studi di neurodesign di Isabelle Sjövall e della ricercatrice Katarina Gospic di neuroscienze lo confermano.
Come nella musica note diverse la compongono e strumenti diversi creano un'armonia, elementi diversi ma tra loro complementari creano il giusto valore di un progetto interno.